Offerta formativa: quali sono gli atenei migliori nel rinnovarla?

By: Sofia Alessandra Leone0 comments

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Per rispondere ai cambiamenti economici e sociali del nostro tempo, le Università stanno modificando la propria offerta formativa. In questo articolo individueremo quali atenei sono stati i più dinamici nel rinnovarla e quali, invece, hanno apportato pochi cambiamenti.

Atenei in cui l’offerta formativa è stata (più o meno) rinnovata

Il periodo di riferimento preso in esame per analizzare lo stato di rinnovamento dell’offerta formativa degli atenei italiani, è quello intercorso tra l’aa.2017/2018 fino al 21/22.

 

Durante questi 5 anni, quali sono stati gli atenei più dinamici? E per quali, invece, l’offerta formativa è rimasta quasi invariata?

 

I due atenei più statici sono stati quello dell’Università dell’Aquila, con un indice di staticità dell’83,3%, e l’ateneo di Milano Bicocca con un indice dell’82,7%.

 

Nella classifica degli atenei più dinamici, invece, ai primi due posti troviamo due università telematiche: la prima è Unicusano di Roma, con un indice di dinamismo del 62,5 %,  mentre la seconda è l’Università di Napoli Pegaso con un indice di dinamismo del 58,3% .

 

Se andiamo ad analizzare i cambiamenti nell’offerta formativa italiana in relazione alle classi di laurea vediamo che l’indirizzo economico/statistico è quello in cui corsi sono aumentati di più. Allo stesso tempo, i corsi di laurea meno rinnovati sono stati quelli dell’area scientifica più tradizionale ovvero quelli di Fisica, Matematica e Chimica nonostante questo sia in contrasto con il fabbisogno crescente di figure professionali in ambito STEM.

Lo stato dell’offerta formativa italiana presenta senz’altro alcuni punti di forza e altrettanti punti scoperti che però possono diventare valide opportunità di sviluppo. Partendo da questo presupposto, ci sono diversi corsi che ad oggi sono ancora assenti in molti atenei. Attivare alcuni di questi corsi permetterebbe di rispondere in modo più adeguato alle richieste del mercato del lavoro.

 

Ad esempio, si potrebbe aumentare la quantità di corsi in Database and network design and administration che al momento è assente in 6 regioni e sotto rappresentato in 3. Un altro potrebbe essere il corso di Statistics ad oggi assente in 8 regioni.

 

In un contesto in cui i cambiamenti sono molto veloci, è fondamentale, per le Università comprendere quali possibilità ci sono per intervenire con successo sulla propria offerta formativa. Una di queste possibilità è quella di attivare importanti partnership con enti formativi informali.

 

All’estero, questo tipo di collaborazione è già diffusa ed il player di maggior successo è Trilogy Education Service.

Atenei più competitivi

Quella proposta qui è solo una delle soluzioni possibili per rendere più competitiva l’offerta formativa del proprio ateneo. Ma quali potrebbero essere altre modalità per stare al passo con i cambiamenti del contesto al fine di fornire conoscenze e competenze di alta qualità e formare i professionisti e le professioniste di domani?

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