Cosa fare dopo la laurea triennale?

By: PAOLO Alberico0 comments

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I laureati in Italia sono solo il 26,9% della popolazione tra i 30 e i 34 anni, la piùbassa in Europa dopo quella della Romania (26,3%), un primato che pochi ci invidiano. Tuttavia, guardando almeno a quelli che completano un corso di laurea triennale, molti si chiedono se effettivamente valga la pena continuare e, nel caso, cosa fare dopo la triennale.

Alcuni strumenti utili per scegliere l’università in modo consapevole

Prima di iniziare però, se può servirti puoi approfondire subito tre strumenti che potrebbero esserti utilissimi:

1. cosa è e come funziona il Graduate Competitive Index (“GCI” o in italiano Indice di Competitività dei Laureati “ICL”), che indica quanti sbocchi occupazionali ci sono per ogni corso di laurea,
2. cercare tutti i corsi di laurea in un’unica pagina  (senza dover spulciare ogni singolo sito delle università!),
3. scoprire la condizione occupazionale ed il profilo dei laureati utilizzando le banche dati di AlmaLaurea!

 

In questo articolo, e più a fondo nella guida “Dall’Università al Lavoro 2”, approfondiremo la questione degli iscritti alle lauree magistrali, focalizzandoci sulla percentuale di laureati che dichiara di aver proseguito i propri studi dopo la laurea triennale, iscrivendosi appunto ad un corso di laurea magistrale.

La maggioranza dei gruppi di laurea in Italia hanno un’alta percentuale di iscrizioni alla laurea magistrale: ciò significa che in genere per tutti i corsi chi decide di proseguire è in netta maggioranza rispetto a quelli che si ritengono soddisfatti solo della laurea triennale.

Passando ai numeri, le percentuali di studenti che, alla fatidica domanda “Cosa fare dopo la laurea triennale?” rispondono iscrivendosi ad un corso di laurea magistrale in Italia spaziano dal 42 % all’87 %, considerando tutti e 20 i gruppi di laurea presenti nel nostro Paese.

In media quindi, circa la metà degli studenti della maggioranza dei corsi di laurea decidono di proseguire il loro percorso di studi aggiungendo due anni di magistrale.

Cosa fare dopo la laurea triennale: le lauree con il più alto numero di iscritti magistrali…

Le percentuali lo dicono chiaramente: il gruppo ingegneristico – comprendente Ingegneria Gestionale e Biomedica insieme a Ingegneria Civile e Ambientale – con l’87 % risulta essere il corso di laurea con più iscritti ai corsi magistrali.

A pari merito (85 %) troviamo i laureati in Psicologia e del gruppo Geo-biologico e biotecnologie, seguiti da un altro gruppo ingegneristico, ovvero Ingegneria elettronica e dell’informazione con il 79 %.

Dopo aver elencato brevemente i corsi di laurea che registrano un alto numero di iscrizioni magistrale, è bene farsi una domanda..

… e le lauree con la percentuale più bassa di numeri di iscrizione magistrale?

In altre parole, quali sono i laureati che si fermano alla sola laurea triennale?

Il dato più basso riguarda il gruppo di laurea Sanitario e paramedico: soltanto il 10 % degli iscritti totali continua con la laurea magistrale.

Non è casuale, difatti, l’alta percentuale di occupazione (73 %) dei laureati in Prevenzione e sicurezza sul lavoro, Tecniche di laboratorio medico, Scienze infermieristiche e Fisioterapia una volta terminato il loro percorso di laurea di primo livello.

Se vuoi saperne di più sulle lauree e i tassi di occupazione clicca qui.

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