Facendo seguito alla pubblicazione dei dati sugli immatricolati da parte dell’Ufficio Statistico del MUR avvenuta il 9 giugno, Talents Venture ha deciso di analizzare i dati relativi alle iscrizioni nelle lauree magistrali, tema di crescente rilevanza nel sistema universitario nazionale.
L’offerta di corsi di laurea magistrale dall’a.a. 2018/19 a oggi è aumentata in quasi tutti gli atenei italiani, ma il 30% di loro oggi ha avuto nel 2021/22 meno iscritti al 1° anno delle magistrali rispetto a quanti ne aveva allora. Si sta generando una competizione tra atenei che minaccia la sostenibilità futura di alcuni di questi.
È questo il tema al centro del quarto report di Discovery, la banca dati di Talents Venture pensata per formare la governance degli atenei italiani, dal titolo “Lauree magistrali. Il sentiero stretto degli atenei italiani (e come attraversarlo)” presentato durante un webinar dedicato che è possibile rivedere dalla pagina Discovery del nostro sito.
La situazione che si sta delineando è critica, considerando che almeno il 22% dei corsi di laurea magistrali in Italia registra meno di 20 iscritti al primo anno. Per alcuni atenei, come quelli della Basilicata, di Sassari e di Messina, i numeri sono notevoli: più della metà dei corsi di laurea magistrali accoglie meno di 20 studenti al primo anno.
Dati del genere rappresentano un campanello d’allarme da non sottovalutare, perché è a rischio la sostenibilità futura di diversi atenei, anche in considerazione dell’inverno demografico in cui stiamo entrando”,, dichiara Pier Giorgio Bianchi, CEO e Co-Founder di Talents Venture.
Di seguito sono presentati i risultati principali presenti nel report “Lauree magistrali. Il sentiero stretto degli atenei italiani (e come attraversarlo)”, che costituiscono solo una parte dell’ampia mole di informazioni presenti nel documento*:
Grafico 1. Atenei per variazione percentuale negli iscritti al 1° anno dei corsi di laurea magistrali (a.a. 21/22 vs a.a. 18/19)
Grafico 2. Atenei “importatori”: Top10 atenei per rapporto tra iscritti al primo anno di magistrale e laureati triennali (a.a. 21/22)
“Abbiamo intervistato 500 studenti e studentesse delle triennali per capire cosa li guidi nella decisione di cambiare ateneo per la magistrale. Emerge chiaramente che, quando cambiano università, gli studenti sono alla ricerca di migliori opportunità lavorative: le principali leve di attrazione degli atenei che “importano” studenti sono, infatti, i tirocini, le partnership tra corso di laurea e aziende e la presenza di servizi e strumenti per la ricerca di lavoro dopo la laurea.
Inoltre, gli atenei più efficaci non vincono la partita solo su ciò che offrono, ma su come lo comunicano: il sito web dell’ateneo, punto di arrivo dopo il primo contatto con lo studente (spesso avvenuto via social), è il primario canale informativo in fase di scelta; gli incontri di orientamento (tra Open day e testimonianze di ex studenti) sono il secondo.
Trascurare dettagli su questi due canali informativi significa letteralmente lasciare andare via i propri studenti”, dichiara Carlo Valdes, Economista e Business Data Manager di Talents Venture che ha coordinato l’analisi.
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