Education At Glance Italia – La situazione dell’Italia

By: Pier Giorgio0 comments

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Una panoramica sul mondo dell’istruzione in Italia viene fornita dal reportEducation at Glance Italia 2017”, prodotto annualmente dall’Ocse. La visione che ne emerge è abbastanza preoccupante. In questo articolo, nell’infografica in basso abbiamo raccolto gli spunti più interessanti. In seguito abbiamo elaborato alcuni quesiti che, partendo dall’ Education At Glance Italia, possono essere posti al Governo in materia di istruzione universitaria.

I quesiti per il Governo

I numeri analizzati danno luogo ad una serie di quesiti che dovrebbero essere messi ai primi posti del dibattito politico in vista delle prossime elezioni politiche.

  • Quali sono i drivers di scelta che possono permettere il futuro Governo di porre l’istruzione dei suoi cittadini al centro del proprio programma?
  • Come può il Governo, a parità di ricchezza, incentivare i cittadini a spostare i consumi privati da prodotti ricreativi e potenzialmente dannosi per la propria salute come il fumo e tabacco (48,69 miliardi di spesa annua) verso un servizio come l’istruzione (11,71 miliardi), che può garantire dei benefici pubblici e privati, in termini monetari e non monetari, nel medio-lungo termine?
  • Come si può incentivare una maggiore partecipazione universitaria per cercare di arrivare almeno alla media europea del 40% di laureati?
  • Come si può incentivare una maggiore partecipazione universitaria che non sia sterile — laureati in facoltà a basso impiego lavorativo — ma piuttosto connessa con il mercato del lavoro, in modo che possano essere sviluppate quelle abilità e conoscenze richieste dai datori di lavoro?
  • Una volta che vengono formate delle persone con delle conoscenze realmente richieste dal mercato del lavoro, come si possono incentivare le imprese ad assumere i laureati garantendo loro uno stipendio in linea con il proprio titolo di studio?
  • Come si possono promuovere al meglio corsi successivi all’istruzione secondaria ma alternativi all’università, evitando inutili sovrapposizioni — come quelle tra ITS (Istituti Tecnici Superiori) e Lauree Professionalizzanti?
  • Come si possono mettere a conoscenza i ragazzi e le famiglie delle opportunità alternative all’università — molto spesso ignorate — fornendo informazioni chiare e precise a supporto delle scelte da compiere nella fase di orientamento al termine del percorso di istruzione secondaria?

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