Il gender gap STEM: l’analisi per corsi e atenei

By: Angelo Rossi0 comments

Condividi questo articolo!

PERCHÈ È IMPORTANTE PARLARE DEL GENDER GAP STEM

Per cogliere le opportunità offerte dalla rivoluzione digitale, serve colmare il gender gap STEM. In questo percorso è fondamentale incentivare la partecipazione delle ragazze ai percorsi di studio e professionali scientifici e tecnologici, ad oggi principalmente ad appannaggio degli uomini. Aumentando così anche il numero di laureati in queste discipline.

 

I DATI SUL GENDER GAP STEM

Nonostante nel nostro sistema universitario le donne rappresentino il 57% degli iscritti, nei corsi di laurea STEM emerge un quadro sostanzialmente invertito. Fatto 100 il numero di iscritti ai corsi di laurea scientifici, il 63% sono uomini mentre solo il 37% sono ragazze (ne avevamo già parlato nello studio realizzato dal nostro Osservatorio).

La definizione STEM include al suo interno diversi corsi di laurea. È necessario quindi sviscerare i dati di media per analizzare se e come il gender gap STEM vari a seconda delle diverse aree di studio che sono: Ingegneria, manifattura e costruzioniTecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT)Scienze naturali, matematica e statistica.

Le donne sono maggiormente rappresentate nei corsi in Scienze naturali, matematica e statistica (57%), mentre sono sotto rappresentate nei corsi ICT (14%) e Ingegneria, manifattura e costruzioni (29%).

 

GLI ATENEI PIÙ VIRTUOSI

Il San Raffale di Milano è l’università con una maggiore rappresentanza delle donne tra gli iscritti STEM (78%). Ciò è dovuto principalmente, così come da trend nazionale, alla cospicua presenza di ragazze nel filone delle Scienze Naturali e nello specifico nei corsi di Ricerca Biotecnologica in Medicina (triennale) e Biotechnology And Medical Biology (magistrale). Nei corsi ICT, il primato spetta alla Bocconi, grazie al 47% di presenza femminile nel corso in Cyber Risk Strategy and Governance. Per concludere, nel filone di Ingegneria, manifattura e costruzioni, guida la classifica lo IUAV di Venezia (52%).

Related post

Leave A Comment