Abbiamo parlato più volte della mancanza di laureati STEM, non bisogna però tralasciare il ruolo, secondo Almalaurea definito “il volano dell’economia moderna”, ricoperto dalle lauree ALPH, acronimo coniato da noi di Talents Venture per indicare i corsi in Arte, Letteratura, Filosofia e Storia.
In che modo sono utili le competenze ALPH?
Le nuove professionalità delle industrie culturali e creative sono un elemento molto importante per l’economia italiana.
Qualora il concetto possa risultare troppo astratto, c’è un dato su tutti che ci ricorda il motivo. Il territorio italiano condivide, insieme alla Cina, il primato per la quantità di beni culturali.
Non può stupire, quindi, che il 42% degli occupati nel sistema produttivo culturale e ricreativo sia laureato (percentuale quasi doppia rispetto agli occupati di tutti gli altri settori).
Ma quanto è importante essere laureati in un settore affine a quello in cui stai lavorando e saper effettivamente usare le competenze che ti ha dato la laurea?
Secondo i dati Almalaurea, nel contesto Alph, l’utilizzo delle competenze acquisite all’università è particolarmente rilevante in tre ambiti occupazionali differenti:
- Il primo riguarda le professioni che operano nella conservazione del patrimonio culturale
- Il secondo riguarda il settore del turismo
- Il terzo ed ultimo riguarda i media e l’intrattenimento
Un discorso non polarizzato
Da questi dati emerge come il nostro paese debba sicuramente puntare al potenziamento dei settori (arte, beni culturali e turismo) nei quali, tra l’altro, è leader mondiale.
Va comunque menzionato che l’ibridazione delle competenze assume particolare importanza anche in questo tema.
Se finora abbiamo discusso separatamente l’importanza delle classi STEM e di quelle ALPH, è fondamentale che si punti a non polarizzare le competenze offerte.
Su questo fronte sta acquisendo sempre più valore la capacità di coniugare l’interesse per la scienza con quello per le arti. Infatti, tutti i campi disciplinari presuppongono un processo creativo e al contempo logico, in cui raramente si utilizza un solo metodo di indagine per analizzare i fenomeni di interesse.
Al riguardo vale la pena menzionare due esempi:
- Il primo riguarda i laureati in Belle Arti che possono applicare le loro conoscenze nel campo dello sviluppo di software di riconoscimento delle immagini
- Il secondo riguarda i laureati in Filosofia che possono trovare lavoro come Automation Ethicist ovvero persone che studiano l’impatto etico e sociale dei macchinari intelligenti
Dove servono i dottorati?
Per concludere, al contrario dei numerosi pregiudizi che si sono fatti strada negli ultimi tempi, avere una laurea umanistica non sembra poi così svantaggioso, anzi, potrebbe dar accesso a numerose professioni, trasversali a più ambiti di studio.
Secondo voi quali sono i settori che favoriranno maggiormente un’occupazione alternativa per i ragazzi e le ragazze con queste competenze?