Il personale amministrativo tecnico e ausiliario delle università

By: Angelo Rossi0 comments

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Abbiamo spesso analizzato il mondo delle università sia dal punto di vista degli studenti sia del personale docente, questa volta prenderemo in esame una nuova prospettiva: quella del personale amministrativo tecnico e ausiliario.

Il personale amministrativo delle università ne assicura il loro funzionamento quotidiano. Ci sono 2 aspetti interessanti per inquadrare il fenomeno.

Il primo riguarda il rapporto tra la quantità del personale amministrativo tecnico e ausiliario e gli iscritti nello stesso ateneo. Mediamente ad ogni membro del personale corrispondono 34 iscritti. Questo numero diventa più elevato quando si tratta di atenei telematici dove, per la natura dell’ateneo, il rapporto tra il personale e gli studenti è meno stretto. Si riscontra, invece, una relazione più personale per gli atenei più piccoli, quelli privati o quelli con forte vocazione sanitaria. Scendendo nel dettaglio, l’ateneo che riesce ad avere un rapporto più stretto tra personale amministrativo e i suoi studenti è il Campus Biomedico con un dipendente ogni 1,7 studenti. In contrapposizione, all’interno dell’Università Telematica Pegaso troviamo una proporzione più ampia: un solo dipendente per ogni 325 studenti iscritti.

Il secondo aspetto riguarda invece il divario di genere. Nel 2020 la quota di donne presenti nel personale amministrativo tecnico e ausiliario arriva fino al 60%. Tuttavia la presenza di donne diminuisce quanto più le cariche ricoperte salgono di livello. Infatti, a livello dirigenziale, il 60% dei ruoli è ricoperto da uomini. Questo divario di genere all’interno del personale è ampiamente diffuso tra la maggior parte degli atenei italiani. Se prendiamo infatti in considerazione i 91 atenei, 55 di questi presentano un numero maggiore di dirigenti uomini rispetto alle colleghe donne di pari grado. Al contrario, in 23 casi il numero di donne che ricopre una carica dirigenziale è maggiore rispetto ai colleghi uomini. In soli 13 atenei la quota di uomini e donne con una carica dirigenziale è pari.

Le università tradizionali si trovano oggi a far convivere sia attività in presenza che quelle a distanza in un modello organizzativo ibrido. Questa nuova prospettiva investe non solo il personale docente e gli studenti, ma tutto il personale amministrativo tecnico e ausiliario che regge l’intera struttura universitaria.

Per far fronte a questo cambiamento, le università necessitano di un potenziamento numerico e qualitativo del personale amministrativo tecnico e ausiliario.

Alla luce di ciò, gli atenei oltre che a formare personale qualificato, potranno diventare i datori di lavoro dei loro stessi laureati. Sono pronte quindi le università ad investire in attività di employer branding per attrarre personale qualificato all’interno delle loro strutture amministrative?

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