Università e investimenti: quanto investe l’Italia sull’istruzione universitaria e sulla ricerca? Si può parlare di fine del welfare state?
L’Osservatorio Talents Venture, con la collaborazione di Carlo Valdes, Advisor Talents Venture e Junior Economist presso l’Osservatorio Conti Pubblici Italiani di Carlo Cottarelli, ha analizzato la situazione degli investimenti sull’istruzione non solo in Italia, ma anche a livello europeo.
Quanto investe l’Italia sull’istruzione universitaria?
Ogni anno il report dell’OCSE “Education at a Glance” fornisce delle informazioni autorevoli sullo stato dell’istruzione nel mondo.
L’Osservatorio Talents Venture ha notato che non è stata riservata sufficiente attenzione al fatto che, in Italia, rispetto all’investimento complessivo in istruzione universitaria, sono aumentati gli investimenti privati e diminuiti quelli pubblici.
Nel 2015, in Italia gli investimenti in istruzione universitaria sono stati pari allo 0,92% del Pil. Nell’area OCSE, invece, dell’1,52%.
Inoltre, l’Italia risulta tra i Paesi dell’OCSE in cui la spesa per istruzione ha visto aumentare il contributo dei privati in misura maggiore. Le rette universitarie sono aumentate del 12% in 3 anni.
.. e quanto investono i privati?
Considerando i servizi non essenziali, le famiglie italiane spendono in istruzione solamente lo 0,96% del budget mensile. Per fare un confronto, per ogni euro investito in istruzione universitaria, si spendono € 5,5 in bevande alcoliche e tabacchi.
I genitori laureati spendono per l’istruzione universitaria dei loro figli oltre 3 volte in più di quanto spendono i genitori che hanno conseguito la sola licenza elementare o nessun titolo di studio.
Quanto spendono le famiglie italiane per l’istruzione dei loro figli? Quali sono le differenze regionali nei consumi in istruzione?