Trovare un lavoro dopo la laurea: ecco i dati

By: PAOLO Alberico0 comments

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Cosa e dove studiare? Ma soprattutto come trovare un lavoro dopo la laurea? Queste sono le domande che gli studenti italiani si pongono più spesso in merito al loro percorso formativo e al loro futuro.

 

“Trovare lavoro dopo la laurea: l’Osservatorio Talents Venture risponde alle domande degli studenti”

Questo è il nome dello studio che nasce dalla volontà dell’Osservatorio Talents Venture di rispondere ai principali quesiti dei giovani italiani, basandosi sull’analisi strutturata e consapevole dei dati.

Lo studio è stato realizzato con la preziosa collaborazione di Carlo Valdes, Advisor Talents Venture e Junior Economist presso l’Osservatorio Conti Pubblici Italiani di Carlo Cottarelli.

Alcuni strumenti utili per scegliere l’università in modo consapevole

Prima di iniziare però, se può servirti puoi approfondire subito tre strumenti che potrebbero esserti utilissimi:

1. cosa è e come funziona il Graduate Competitive Index (“GCI” o in italiano Indice di Competitività dei Laureati “ICL”), che indica quanti sbocchi occupazionali ci sono per ogni corso di laurea,
2. cercare tutti i corsi di laurea in un’unica pagina  (senza dover spulciare ogni singolo sito delle università!),
3. scoprire la condizione occupazionale ed il profilo dei laureati utilizzando le banche dati di 
AlmaLaurea!

 

Come e dove trovare un lavoro dopo la laurea?

Siamo tutti in accordo nel ritenere che un’adeguata informazione sia la base della scelta consapevole del percorso formativo, soprattutto in un paese in cui la percentuale di laureati tra i 30 ed i 34 anni (solo il 26,3%) è la più bassa d’Europa, dopo quella della Romania.

Talents Venture ha ideato il Graduate Competitive Index (CGI) di cui trovate una dettagliata spiegazione nell’articolo dedicato e nella guida “Dall’Università al Lavoro 2“.

.. A cosa può essere utile tale indice?

In poche parole, il GCI è una misura che indica in modo intuitivo quanti posti di lavoro sono disponibili per ogni laureato o, al contrario, quanti laureati competono per uno stesso posto di lavoro.

L’intuizione di base è che sia il numero di laureati per ogni indirizzo universitario, sia le assunzioni prese singolarmente, non forniscano una visione completa. Rapportando, invece, queste due misure è possibile ottenere una grandezza relativa, indicatrice della capacità dei diversi gruppi di laureati di essere assorbiti dal mercato del lavoro.

Oltre al GCI, la nostra analisi si è ampiamente concentrata sul livello regionale e in particolare sullo studio dello skills gap nelle diverse regioni italiane.

 

Quali sono le regioni dove studiare e trovare lavoro dopo la laurea? Leggete lo studio completo per scoprirlo.

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