Parità di genere

Dai corsi di laurea alla governance degli atenei

Governance di sole donne in solo due atenei su 92. In 59 atenei, invece, posizioni di vertice occupate da soli uomini.

Talents Venture ha analizzato i dati sulla parità di genere negli atenei italiani. Le evidenze mostrano che più si “scala” la piramide gerarchica interna agli atenei, minore è la presenza di donne rispetto ai colleghi uomini. È questo il tema al centro del quinto report di Discovery, la banca dati di Talents Venture pensata per formare la governance degli atenei italiani, dal titolo “Parità di genere. Dai corsi di laurea alla governance degli ateneipresentato con un webinar online venerdì 28/07/2023 alle h.11 ed è possibile rivedere la registrazione dalla pagina Discovery del nostro sito.

“Sebbene negli ultimi anni la presenza di donne ai vertici dell’organico accademico stia aumentando, siamo ancora lontani da una vera parità di genere.

Complici alcuni fattori storici, generazionali e culturali, le donne, nonostante rappresentino la maggioranza delle laureate, sono ancora sottorappresentate nelle più alte cariche degli atenei italiani: si pensi che solo due atenei italiani sui 92 hanno una donna in entrambe le cariche di vertice, quella di Direttore Generale e di Rettore. Al contrario sono 59 gli atenei in cui coesistono due uomini nelle cariche di DG e Rettore”, dichiara Pier Giorgio Bianchi, CEO e Co-Founder di Talents Venture.

I risultati principali

Di seguito sono presentati alcuni dei risultati presenti nel report, che costituiscono solo una parte dell’ampia mole di informazioni presenti nel documento:

  • le donne hanno rappresentato, nel 2022, il 57% di chi ha conseguito la laurea. Alcuni atenei spiccano per partecipazione femminile (Fig. 1): Siena Stranieri (in cui le laureate valgono l’87% di chi consegue la laurea), Reggio Calabria – Dante Alighieri (87%) e Napoli Benincasa (86%). Gli atenei più sbilanciati verso gli uomini sono Link Campus (i laureati di genere maschile sono il 72%), Torino Politecnico (69%) e Roma Foro Italico (68%).

Fig. 1. Classifica degli atenei italiani per parità di genere tra laureati/e – Anno solare 2022

Fonte: elaborazione Osservatorio Talents Venture su dati MUR
  • Sebbene le donne rappresentino la maggioranza di chi ottiene la laurea, la loro presenza è ancora eccessivamente contenuta nei corsi che formano competenze STEM, che offrono le migliori prospettive occupazionali. Nei corsi in informatica e Tecnologie ICT, infatti, le donne valgono il 17% dei laureati, e nei corsi ingegneristici valgono il 26% (in particolare, all’interno di questo gruppo, spiccano i corsi di laurea magistrale in Ingegneria meccanica, in cui le donne sono solo il 12% di chi consegue il titolo).
  • Sebbene la partecipazione femminile alle lauree STEM sia complessivamente contenuta, alcuni atenei spiccano per percentuale di donne iscritte in questi gruppi disciplinari. Sono elencati in Fig. 2 i cinque “migliori” e “peggiori” atenei per partecipazione femminile nei corsi STEM.

Fig. 2. Classifica dei 5 atenei con la minore e maggiore quota di laurea in ciascun gruppo STEM – Anno solare 2021

Fonte: elaborazione Osservatorio Talents Venture su dati MUR

Fig. 3. Percentuale delle laureate, dottoresse di ricerca, professoresse di I e II fascia, direttrici generali e rettrici nel segmento di riferimento

Fonte: elaborazione Osservatorio Talents Venture su dati MUR
  • Complessivamente, Messina è l’ateneo “più paritario” d’Italia. Talents Venture ha creato l’Indice Globale di Parità di Genere (IGPG), una misura sintetica pensata per valutare il bilanciamento di genere complessivo di ciascun ateneo, calcolato sulla base delle quote di donne e uomini nelle quattro categorie analizzate (laureati, dottori di ricerca, personale docente e personale tecnico/amministrativo). Di seguito viene riportata la classifica dei tre atenei con il maggiore e il minore IGPG, ripartiti per dimensioni dell’ateneo. Nella classifica, l’Università degli Studi di Messina emerge come l’ateneo italiano per cui è registrato il valore più alto dell’Indice Globale di Parità di Genere.

Fig. 4. Classifica dei tre atenei (disaggregati per dimensione) con il maggiore e minore Indice Globale di Parità di Genere (IGPG

Fonte: elaborazione Osservatorio Talents Venture su dati MUR

Conclusioni

“Per promuovere la chiusura del gender gap, il sistema universitario può adottare già da oggi due strategie operative. Primo, occorre aumentare la partecipazione delle donne ai corsi di laurea STEM, studiando apposite iniziative di orientamento di I livello nelle scuole superiori.

Secondo, è necessario migliorare i risultati occupazionali dei corsi ad elevata partecipazione femminile (in particolare, quelli nelle materie dell’educazione, della formazione e della psicologia). Come? Studiando appositi accordi con le imprese e assicurando che in questi corsi vengano impartiti insegnamenti moderni e orientati al lavoro, in grado di assicurare alle neo-laureate maggiore potere contrattuale nell’ingresso nel mercato del lavoro“, dichiara Carlo Valdes, Economista e Business Data Manager di Talents Venture che ha coordinato l’analisi.

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