Gli ITS sono una tra le strade percorribili per la formazione post-diploma di scuola secondaria e sono stati recentemente oggetto di una riforma prevista nel PNRR. Tuttavia, tramite un’indagine campionaria condotta con l’Osservatorio Talents Venture, abbiamo rilevato che gli studenti e le studentesse delle scuole superiori non ne conoscono l’offerta formativa e che il loro interesse per questo modello formativo è frenato da alcuni ostacoli difficili da superare.
CONTESTO
Gli ITS (precedentemente “Istituti Tecnici Superiori” e dal 2022 “Istituti Tecnologici Superiori” o “ITS Academy”) costituiscono oggi una delle alternative formative post-diploma, e sono il risultato della collaborazione di imprese, università, centri di ricerca, enti locali e scuole. Ad oggi gli ITS nel Paese sono 128, contano quasi 20mila iscritti e hanno risultati occupazionali interessanti: secondo i dati più recenti, infatti, 8 diplomati su 10 negli ITS trovano lavoro a un anno dal diploma, e il 91% di chi trova occupazione svolge un lavoro coerente con il percorso di studi concluso (dati INDIRE).
PERCHÉ È IMPORTANTE PARLARNE
Approfondire l’attrattività degli ITS è rilevante per:
I RISULTATI PRINCIPALI
I corsi ITS, in accordo con gli ultimi provvedimenti normativi, hanno le seguenti caratteristiche:
Secondo i dati più recenti (INDIRE e Camera dei Deputati), gli ITS oggi in Italia sono 128, contano 19.137 iscritti e vedono coinvolti 3.260 soggetti partner, di cui 1.330 imprese*.
Tuttavia, nonostante la forte attenzione mediatica e la struttura formativa orientata alla rapida immissione nel mercato del lavoro, gli ITS hanno finora riscosso un interesse contenuto da parte dei giovani.
Abbiamo quindi realizzato un sondaggio su ragazzi e ragazze del IV e V anno delle scuole superiori che avessero almeno una minima propensione a iscriversi all’università. Lo scopo dell’analisi è stato sondare la loro conoscenza degli ITS e il loro interesse per questo tipo di formazione in alternativa alla laurea**. Abbiamo trovato che:
LE CONCLUSIONI
Nel PNRR sono stati stanziati 1,5 miliardi di euro ed è stata prevista una riforma per potenziare l’offerta degli ITS, aumentarne l’attrattività e chiarire alcuni elementi di governance. L’insieme di atti normativi che ne deriva prevede, tra le altre cose, interventi proprio su alcuni dei punti individuati nell’analisi:
In futuro occorrerà monitorare se questi specifici interventi, unitamente agli altri ambiti di interesse della riforma e degli stanziamenti, aumenteranno l’attrattività degli ITS, oppure se sarà necessario prendere ulteriori misure correttive per favorire un’efficace integrazione degli ITS con il resto del panorama formativo post-secondario.
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