Studenti fuori sede

By: Angelo Rossi0 comments

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Il grafico mostra i flussi degli immatricolati nell’aa. 20/21. Per “Residenza” si intende la zona di Residenza della persona immatricolata, per “Corso” si tiene in considerazione invece la zona dove è presente la sede didattica del corso di laurea.

Fatto 100 il numero di immatricolati fuori sede in Italia nell’aa. 20/21, il grafico mostra i 10 atenei che ne accolgono di più.

Fatto 100 il numero di immatricolati in un ateneo, il grafico mostra le università – divise per grandezza – che accolgono più studenti fuori sede sul totale della propria base studenti. Per “Piccoli” si intendono gli atenei con meno di 1.000 immatricolati, con “Grandi” quelli più con 10.000, per “Medi” tutte le università rimanenti.

IL TEMA

Gli studenti fuori sede hanno raggiunto il massimo storico: nell’anno post-Covid, infatti, sono saliti al 20,7% gli immatricolati che studiano fuori dalla loro regione di residenza. I flussi di spostamento, però, non sono rimasti gli stessi.

PERCHÉ É IMPORTANTE PARLARNE

Comprendere come sono cambiati i trasferimenti degli studenti fuori sede è necessario per investire correttamente i 960 milioni che il PNRR ha destinato allo student housing. Grazie a queste risorse si prospetta di arrivare a 120.000 nuovi posti letto incrementando gli attuali 40.000. Questo aumento, per quanto significativo, rischia di non essere efficace considerando che gli iscritti fuori sede nell’a.a 2019/2020 erano 480.000.

I NUOVI FLUSSI DI SPOSTAMENTO

Se analizziamo il trend storico degli immatricolati, notiamo che i flussi di spostamento sono cambiati nel tempo. Da almeno 5 anni, infatti, si registra una diminuzione di tutti quegli studenti che dalle zone del Sud Italia e dalle Isole scelgono di spostarsi in un’altra regione per immatricolarsi. Infatti, se consideriamo l’aa.2016/17 notiamo che il 23,5% immatricolati fuori zona proveniva dalle aree del Sud Italia e il 22,4% dalle Isole, questi valori sono diminuiti rispettivamente al 21,6% e 17,7% nell’aa. 2020/2021.

Gli spostamenti che, invece, sono aumentati sono quelli tra le diverse aree del Nord Italia. La quota di immatricolati fuori zona che si spostava dal Nord-Est al Nord-Ovest (e viceversa) è passata dal 13% dell’aa 2010/11 al 17% dell’aa 2020/21. Un’altra importante evidenza è il primato dell’Emilia Romagna nell’accoglienza degli studenti fuori sede che continua ad affermarsi come tale dall’aa. 2016/17 quando ha superato la Lombardia. Fatto 100 il numero degli studenti fuori regione totale, il 21,4% arriva in Emilia-Romagna, mentre solo il 17,6% sceglie la Lombardia.

GLI STUDENTI FUORI SEDE IN ITALIA

In linea con il trend regionale, la maggior parte degli studenti fuori sede è accolta dall’ateneo di Bologna (8,9%), a seguire da Ferrara (6,8%) e dal Politecnico di Milano (4,2%). L’Università Bocconi è l’ateneo che in assoluto accoglie la quota maggiore di immatricolati fuori sede che sono infatti il 72% del totale delle matricole.

Precisazione sui dati: In questa analisi non sono stati tenuti in considerazione gli immatricolati deli atenei telematici e i dati aggregati.

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