Negli ultimi anni di pandemia tutti gli atenei sono stati costretti a sperimentare nuovi modi di erogare i propri corsi di laurea. La nuova modalità telematica (o mista) riuscirà ad affermarsi oppure scomparirà così come si è presentata?
Negli ultimi anni di pandemia tutti gli atenei sono stati costretti a sperimentare nuovi modi di erogare i propri corsi di laurea. La nuova modalità telematica (o mista) riuscirà ad affermarsi oppure scomparirà così come si è presentata?
Nelle precedenti puntate abbiamo parlato di quanto sono stati gli atenei italiani più dinamici nel rinnovare la propria offerta formativa. Oggi, invece, voglio analizzare come sono cambiate le modalità di erogazione dei corsi di laurea e quali sono stati gli atenei più innovativi a farlo.
Durante la pandemia, negli aa. 2020/21 e 2021/22, gli atenei italiani hanno aggiunto alla propria offerta formativa, rispetto all’anno accademico immediatamente precedente al Covid-19 (ovvero il 2019/20), complessivamente 100 corsi di laurea erogati in modalità mista o totalmente telematica.
Ci sono 3 informazioni interessanti su cui vale la pena soffermarsi.
I profili professionali di cui abbiamo parlato sono essenziali per gestire la transizione ecologica.
I recenti accadimenti hanno fornito la consapevolezza necessaria che le modalità di erogazione telematica o mista potrebbero permettere agli atenei di rivolgersi ad un bacino maggiore di studenti. D’altra parte sono un vantaggio anche per gli studenti che hanno più possibilità di coniugare nel migliore dei modi lo studio con la vita privata e lavorativa.
Le università tradizionali lo hanno capito e hanno iniziato ad adattare la loro offerta formativa.
Tuttavia, nel medio periodo potrebbero presentarsi dei problemi di cui si avvertono oggi le prime avvisaglie:
Siamo all’inizio di una rivoluzione del mondo dell’istruzione.
Non è ancora chiaro quale sarà il modello educativo dei prossimi decenni. Certo è che, visti i cambiamenti in atto, è necessario che tutti gli atenei inizino ad interrogarsi su nuove modalità di erogazione dei propri contenuti formativi. E voi, quale pensate sarà il modello educativo dei prossimi decenni?