L’esplosione dei master post laurea

By: Angelo Rossi0 comments

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Il mondo dei master post laurea è esploso negli ultimi anni. Per conoscere meglio il mondo dei master universitari di I e di II livello è necessario presentare cinque dati:

  • Il primo. Nel 2020 abbiamo assistito ad un boom di persone che si sono diplomate ad un master post laurea: circa 25mila persone in più rispetto all’anno precedente (ovvero un aumento percentuale di circa il 53%). In questa crescita sono stati protagonisti i master di I livello con un incremento del 76% mentre, allo stesso tempo, i master II livello diminuivano del 2%
  • Come secondo punto si può sottolineare come i master di I livello siano la tipologia di corso post-laurea più in aumento da ben 5 anni. Infatti, a partire dal 2016 i diplomati a questo tipo di master post laurea sono quasi triplicati.
  • In terzo luogo, la maggior parte dei diplomati ad un master di I livello – il 51% – proviene da un corso di laurea telematico. Questa quota è seguita dal 32% di chi, invece, ha conseguito il titolo in un ateneo privato. Solamente il 17% proviene da una statale.
  • Quarto dato riguarda l’università in cui vi sono più diplomati. Nel 2020, dall’ateneo di Novedrate E-campus sono usciti il 44% dei diplomati ai master di I livello. A seguire troviamo l’ateneo privato Dante Alighieri di Reggio Calabria con il 24%. Ciò significa che il 68% delle persone che hanno conseguito un master di I livello in Italia nel 2020 haanno studiato in uno di questi due atenei.
  • Infine, l’ultimo dato su cui vale la pena soffermarsi riguarda gli ambiti disciplinari più frequentati: più di un terzo dei diplomati ai master di I livello, ovvero il 37%, ha perseguito un master post laurea dedicato all’insegnamento.

Tenuto conto di tutte queste evidenze possiamo soffermarci su due principali considerazioni:

La prima riguarda le università telematiche. Abbiamo visto che il 51% dei diplomati dei master post laurea proviene da un ateneo telematico. Ma il dato potrebbe essere ancora più clamoroso se si considera che le banche dati del MIUR non riportano i numeri di ben 4 atenei, i quali nel loro sito propongono un’offerta formativa di Master di I livello.

La seconda considerazione riguarda le motivazioni che spingono le persone a frequentare un master di I livello: si tratta della volontà di conseguire un titolo di studio più elevato per approfondire una disciplina e aumentare le proprie competenze oppure si tratta di un gap nell’offerta lavorativa che non permette altre strade se non quella di rimandare l’ingresso nel mondo del lavoro continuando a studiare? Il dato sul 37% impegnato in un master in insegnamento lascia, ad esempio, immaginare una preparazione in vista di un concorso pubblico.

Per concludere vi lascio con un quesito: quali potrebbero essere le motivazioni di questo boom di iscrizioni ai master di I livello specie se consideriamo che è avvenuto nel 2020 in pieno periodo di lockdown?

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