Gli ISA sono il futuro degli investimenti in istruzione

By: Angelo Rossi0 comments

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I problemi dell’istruzione universitaria

Il sistema di istruzione italiano presenta importanti problemi, uno tra tutti l’incapacità di produrre un numero consistente di laureati, specie nei settori in cui le imprese ne hanno maggior bisogno. A questo proposito abbiamo preso alcuni dati da “Il Reddito di Istruzione”, il nostro saggio edito Egea.

L’Italia è penultima per numero di laureati tra le nazioni europee, tra le ultime per investimenti in istruzione universitaria rispetto al PIL e anche tra le nazioni con la più bassa offerta di borse di studio e la più alta contribuzione per tasse universitarie richiesta agli studenti.

Lo Stato ha ridotto l’ammontare di risorse destinato all’università. Per cercare di arginare questo fenomeno non è stato comunque sufficiente l’aumento degli investimenti in istruzione universitaria dei privati che ha dato vita però ad un ampliamento delle disuguaglianze.

Mancando investimenti in istruzione universitaria, il tessuto imprenditoriale italiano non riesce a reperire le competenze necessarie per instaurare un percorso di crescita costante.

Tale difficoltà è dovuta anche al fatto che i costi per l’istruzione universitaria aumentano e i meccanismi di finanziamento attuali sono inadeguati o insufficienti (come le borse di studio) o scaricano completamente il risultato di un investimento rischioso sugli studenti e le loro famiglie (come nel caso dei prestiti).

Per risolvere questo problema serve poter re-immaginare il modo di finanziare le spese universitarie, evitando di allocare il rischio di investimenti in istruzione soltanto sugli studenti e sulle loro famiglie, ma distribuendolo in capo ai differenti stakeholder presenti nell’ecosistema.

Perché gli ISA sono il futuro degli investimenti in istruzione

Uno strumento che può essere utilizzato a questo fine è l’Income Share Agreement (ISA) o Reddito di Istruzione, di cui abbiamo parlato nel nostro ultimo libro.

L’Income Share Agreement è un innovativo strumento finanziario che permette agli studenti di pagare l’università in base al loro reddito futuro. A fronte di un esonero dal pagamento delle rette o dell’anticipo delle spese da parte di un investitore, gli studenti si impegnano a condividere, con l’ente di istruzione o con chi ha anticipato i capitali, una parte del loro stipendio futuro per un periodo limitato di tempo.

In questo modo gli interessi tra gli studenti e gli investitori sono allineati. Se gli studenti hanno successo, ne beneficerà, nei limiti fissati inizialmente, anche chi ha investito nella loro istruzione o erogato il corso.

Gli Income Share Agreements si configurano quindi per essere differenti sia dalle borse di studio sia dai prestiti ma incorporano in un unico strumento gli aspetti positivi dell’una e dell’altro.

Essi, infatti, a differenza di una borsa di studio, devono essere rimborsati, rendendoli così più efficaci nel medio termine per gli investitori. Tuttavia, al contrario di quanto avviene con un normale prestito, la restituzione da parte degli studenti avverrà solamente se vi è la presenza di un reddito e in proporzione allo stipendio percepito, evitando così di dover rimborsare qualora questi non abbia un lavoro.

Come Talents Venture crediamo fortemente che gli Income Share Agreements possano abbattere le barriere all’ingresso nel mondo dell’istruzione universitaria poiché forniscono a ciascuno la possibilità di finanziarsi gli studi utilizzando i propri guadagni futuri.

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