Le riforme che riguardano l’istruzione universitaria e non solo
In settimana il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) è stato presentato alle Camere. Per istruzione universitaria e ricerca sono previsti quasi 31 miliardi di investimenti da qui al 2026. All’interno del PNRR gli investimenti per istruzione e ricerca sono divisi in due grandi famiglie: potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione, dagli asili nido alle università, e ciò che riguarda le fasi dalla ricerca all’impresa.
Complessivamente sono previste 9 riforme e 25 voci di investimento. Scendendo nel dettaglio, e volendo considerare solamente ciò che sembra impattare direttamente i percorsi post-diploma (corsi di laurea, AFAM ed ITS) sono 4 le riforme a riguardare questo specifico cluster:
- la riforma degli ITS (che mira a rafforzare l’offerta e l’integrazione con il sistema universitario);
- la riforma dell’orientamento (con l’obiettivo di introdurre dei moduli di orientamento annuali per le classi quarte e quinte superiori);
- la riforma delle classi di laurea (per favorire la costruzione di corsi di laurea triennali che rafforzino le competenze multidisciplinari);
- la riforma delle lauree abilitanti per determinate professioni così da rendere l’esame di laurea coincidente con l’esame di stato.