Aumentano gli investimenti privati in istruzione universitaria
Negli ultimi anni gli investimenti pubblici in istruzione universitaria sono diminuiti. Per cercare di arginare questo fenomeno c’ è stato un aumento dell’investimento con risorse private. Tuttavia, la privatizzazione del sistema universitario presenta dei punti di attenzione da non sottovalutare.
Secondo gli ultimi dati pubblicati dall’OCSE in Italia si investe lo 0,9% del PIL in istruzione universitaria, di cui un quarto con risorse private e la rimanente parte con soldi pubblici. Negli ultimi dieci anni solamente la Spagna ha visto una riduzione della proporzione della spesa pubblica più ampia dell’Italia.
All’inadeguato livello di investimento in istruzione universitaria e all’insufficiente sostituzione dell’investimento privato con quello pubblico si aggiunge l’incremento del costo delle rette universitarie. Negli ultimi cinque anni la contribuzione studentesca media degli studenti universitari paganti è aumentata del 26%. Effetto dovuto sia all’aumento delle tasse nelle università pubbliche (+22%) sia ad una maggior quota di studenti che scelgono le università private (+5 punti percentuali).
Infine, l’Italia associa a un’elevata tassazione universitaria anche una scarsa offerta di borse di studio. Infatti, solo uno studente su dieci ottiene un supporto da parte dello Stato. Questa percentuale è superiore al 30% in Francia e Spagna.