Tre prime volte tra gli atenei italiani

By: Angelo Rossi0 comments

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Bologna, Torino e Napoli: i 3 atenei italiani delle prime volte

Nella prima tornata di immatricolazioni post-Covid, i numeri fanno registrare tre prime volte interessanti, tra i grandissimi atenei italiani, quelli con più di 10.000 immatricolati.

La prima riguarda l’Università di Torino. Per la prima volta nella sua storia diventa il secondo ateneo italiano per numero di immatricolati. Grazie ad una crescita iniziata nel 2013/2014, negli scorsi anni, l’ateneo piemontese era già riuscito a salire sul podio, rimanendo sempre indietro rispetto alla Statale di Bologna e alla Federico II. Tuttavia, nell’ultimo anno, complice una riduzione degli immatricolati nell’ateneo bolognese è riuscita a posizionarsi al secondo posto.

La seconda notizia interessante riguarda proprio l’Ateneo di Bologna che, al contrario, è sempre stata il secondo ateneo italiano per numero di immatricolati, ma quest’anno è costretta addirittura a scendere dal podio superata appunto dall’Università di Torino e dalla Federico II di Napoli.

Terzo numero da segnalare riguarda l’Università di Firenze che per la prima volta ha superato la quota di 10.000 immatricolati. Chissà che non ci sia stato un effetto Conte dato dalla speranza di incrociare l’ex premier tra le aule dell’ateneo. Speculazioni a parte, a Firenze, in controtendenza con il trend nazionale, sono cresciuti molto gli immatricolati ai corsi di laurea in ingegneria industriale.

I grandi atenei italiani con più di 10mila immatricolati sono solamente 7 e, nonostante rappresentino solo l’8% di tutti gli atenei, accolgono poco meno di un terzo di tutti gli immatricolati.

Al contrario 28 piccoli atenei italiani, quelli con meno di mille nuovi iscritti che rappresentano il 31% di tutte le università, accolgono solamente il 4% degli immatricolati.

In un mondo dell’università destinato a grandi cambiamenti viene da domandarsi quale dei due modelli potrà avere la meglio: da un lato quello dei micro-atenei dall’altro quello delle grandi istituzioni. Nel mezzo rimangono circa il 60% delle università che attraggono due terzi degli immatricolati.

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