Placement: come lo affrontano le università e le aziende?

By: Sofia Alessandra Leone0 comments

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Università e aziende hanno un obiettivo comune: creare valore per le persone e con le persone. In queste puntate della nuova stagione di Istruzione Italia – il nostro podcast che racconta il mondo dell’università in meno di 5 minuti – vogliamo far incontrare due mondi troppo spesso lontani su un tema chiave per la crescita del Paese: il placement.

L’obiettivo è mostrare cosa pensano davvero le università e le aziende le une delle altre facendole dialogare attraverso le figure di esperti ed esperte e contribuire a rendere più efficaci sia le politiche di assunzione che i percorsi formativi che preparano i giovani talenti al mondo del lavoro.

Un dialogo tra aziende e università è possibile?

Abbiamo parlato del tema importante del placement con Eleonora Faina, la prima ospite della nuova stagione di Istruzione Italia, il nostro podcast che racconta il mondo dell’università in meno di 5 minuti.

Eleonora è Direttore Generale di Anitec-Assinform, l’associazione di Confindustria delle imprese di Information e Communication Technology e dell’elettronica di consumo operanti in Italia, che opera per contribuire alla digitalizzazione del paese, allo sviluppo delle nuove competenze e delle infrastrutture.

Partendo proprio dal tema della digitalizzazione, Eleonora ci ha raccontato di come sia diventato fondamentale costruire una literacy digitale di base proprio perché “il mondo del digitale non è solo appannaggio di chi farà il programmatore o il cloud architect”.

La formazione delle persone, lo sviluppo delle loro competenze e della loro personalità, sono aspetti imprescindibili per lo sviluppo del Paese. Per questo motivo, le università e le aziende devono collaborare efficacemente per dare più strumenti possibili alle persone affinché la loro crescita sia possibile.

3 azioni per rinnovare il sistema formativo

Eleonora ci ha suggerito 3 azioni pratiche per migliorare il mondo dell’istruzione italiana:

  1. una co-progettazione dei percorsi formativi da parte delle imprese e delle università. In merito a questo Eleonora spiega che le imprese non devono per nulla sostituirsi agli enti formativi, anzi, il ruolo della scuola e dell’università è – e continuerà ad essere – insostituibile: “non si tratta di creare lavoratori e basta. Si tratta di formare delle persone che siano in grado di svolgere la propria attività lavorativa e di affrontare gli shock dati dai futuri cambiamenti (che saranno enormi)”;
  2. una diminuzione dell’informalità nell’ingresso al mondo del lavoro a favore di una maggiore struttura che supporti ragazze e ragazzi a realizzare questo passaggio con successo;
  3. infine, un miglioramento della comunicazione in ambito formativo con l’obiettivo di valorizzazione di iniziative e opportunità importanti, di successo e di valore.

E adesso?

Queste sono solo alcune delle proposte e delle considerazioni emerse dalla chiacchierata che abbiamo fatto con Eleonora Faina, che ringraziamo molto per tutti i suoi stimolanti spunti di riflessione.

🎧 Se vuoi sentire l’intera puntata, la trovi su Spotify

Buon ascolto!

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