Bootcamp: sono corsi che possono diventare un’alternativa all’università?

By: Sofia Alessandra Leone0 comments

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Nelle nostre ricerche abbiamo più volte richiamato il tema dell’innovazione nel mondo dell’istruzione universitaria toccando temi come le modalità di erogazione dei corsi mista e telematica. In questo articolo, ne parliamo ancora: cerchiamo di capire qual è il ruolo che stanno avendo i bootcamp all’interno dell’ecosistema formativo grazie ad un approfondimento proposto nell’articolo di Holon QI.

Cos’è un bootcamp?

Nati da circa 10 anni, i bootcamp sono corsi full-immersive in cui lo studente paga una cifra (intorno a 15.000 dollari) per un corso di circa 6-12 mesi in cui è possibile essere introdotti nel mercato del lavoro sviluppando skills legate alla programmazione e, più in generale, al mondo digital.

Ci sono tre aspetti fondamentali da considerare in questa evoluzione:

  1. Il primo riguarda la crescita esponenziale degli iscritti. Analizzando i dati americani emerge come questi siano passati dall’essere meno di 20.000 nel 2015 a più di 100.000 nel 2021, un incremento del 400%.
  2. Il secondo riguarda la crescita di partnership con le università. Se nel 2015 il mercato dei bootcamp era prevalentemente B2C, nell’ultimo periodo il modello si sta espandendo su diversi fronti, focalizzandosi soprattutto nello stabilire relazioni con college e atenei. Dai dati americani emerge come le collaborazioni università-bootcamp siano passate dall’essere circa 2 nel 2010, a 205 nel 2021. Queste, infatti, risultano attratte dal modello proposto da queste nuove realtà, basato soprattutto sulla personalizzazione del curriculum e sullo sviluppo di competenze pratiche.
  3. Il terzo, ed ultimo, riguarda le modalità di finanziamento. Come spesso accade in scuole di questo tipo, gli studenti non pagano alcuna retta per completare il programma ma ripagheranno l’ammontare del corso versando una parte del loro reddito mensile per un periodo limitato nel tempo.

Non solo università!

Dai dati appena presentati emerge come le possibilità di formazione si stiano moltiplicano sempre di più: le università, pur restando fondamentali, non sono più l’unica via possibile per intraprendere un percorso di studi che, invece, può spaziare tra ITS, Bootcamps, Academies e Moocs.

Per noi, questa sinergia tra più modalità di formazione è un grande valore aggiunto al mondo dell’istruzione.

Come uscire da questa empasse?  

Allo stato attuale però la maggior parte dei corsi sono focalizzati nel fornire competenze IT.

E per te? Pensi che i bootcamp continueranno ad avere così tanto successo in futuro? Potrebbero esserci altri ambiti interessati da queste nuove modalità di erogazione? E quali potrebbero essere?

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