La tecnologia impatterà grandemente sulla sanità e sulla professione di medici generici e specialistici. Le innovazioni tecnologiche in ambito sanitario infatti modificheranno sostanzialmente le attività che riguardano le professioni medicali. Ai professionisti sono richieste sempre di più competenze soft come la capacità di comunicare efficacemente con i pazienti, sapersi organizzare bene tra i vari impegni nei diversi reparti e ambulatori in modo efficiente e veloce. Ne parliamo in questa puntata con Alessio, giovane professionista laureato in Medicina e Chirurgia e attualmente Specializzando in Pediatria.
Di seguito un breve estratto dell’intervista.
1) Ritieni adeguata la preparazione ricevuta in Università ai fini del tuo attuale lavoro? Se puoi dirci:
• Una competenza acquisita all’università che ti è servita maggiormente nel mondo del lavoro.
• Una competenza che hai dovuto sviluppare da solo/a durante il tuo lavoro.
Dal punto di vista teorico l’università è stata fondamentale per tutte le nozioni e il metodo di apprendimento. Una competenza che mi ha trasmesso l’università è quella di impostare correttamente l’esame dei pazienti e delle situazioni cliniche. Le capacità che ho acquisito in seguito a lavoro sono strettamente pratiche e riguardano la capacità di gestire in modo oculato le questioni organizzative in reparto.
2) Nello svolgere il tuo lavoro, quale pensi che sia la competenza più importante da padroneggiare per aver successo?
La capacità di essere multitasking, cioè di svolgere più attività allo stesso tempo, e la capacità organizzativa sono le più importanti per uno specializzando, insieme anche alla prontezza operativa che serve in ospedale. La chiave di tutto è sapersi organizzare bene tra i vari impegni nei diversi reparti e ambulatori in modo efficiente e veloce.
