Talents Venture presente al 18esimo Convegno del CoDAU

By: Angelo Rossi0 comments

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Dal 30 settembre al 2 ottobre 2021, si è svolto a Roma il 18esimo Convegno del CoDAU, al quale hanno partecipato oltre 80 istituzioni universitarie pubbliche e private. Tra questi c’eravamo anche noi di Talents Venture.

Durante il convegno si è approfondito in quali condizioni il sistema universitario potrà svolgere il proprio ruolo a favore della ripresa del Paese, anche alla luce delle risorse che arriveranno dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR, ne avevamo già parlato in questo articolo di blog).

Per garantire risultati sostenibili e duraturi il CoDAU ha richiamato la necessità assoluta di dedicare attenzione e risorse ad alcuni fattori abilitanti:

  • il miglioramento delle infrastrutture edilizie degli Atenei, dedicate alla ricerca, alla didattica e alla residenzialità universitarie;
  • la digitalizzazione dei processi;
  • il potenziamento numerico e qualitativo del personale tecnico -amministrativo, attraverso la semplificazione delle regole del reclutamento e il focus sulle nuove competenze;
  • l’eliminazione o almeno l’importante attenuazione dei vincoli sulla spesa corrente degli atenei.

Durante il convegno del CoDau si è ribadito più volte come la sfida dell’università sia la sfida principale del Paese che non possiamo perdere. Per i manager delle università il leit motiv del convegno è stato quello di provare a pensare cosa può fare l’università per il paese e non il contrario.

Tuttavia è importante fare due considerazioni che coinvolgono due stakeholders principali poiché all’università non può essere lasciato l’onere di svolgere molteplici attività.

La prima considerazione riguarda la tematica dell’orientamento. Gli atenei possono certamente realizzare attività di orientamento in merito alla propria offerta formativa, tuttavia gli studenti e le studentesse delle scuole superiori italiani avrebbero bisogno di conoscere cosa sono i crediti formativi, quale sia la differenza tra una laurea triennale ed una magistrale, cosa caratterizza un corso di laurea in economia ed uno in ingegneria gestionale. Queste informazioni dovrebbero essere veicolate dalle scuole superiori e dai propri docenti in specifiche ore di orientamento.

La seconda considerazione è relativa al placement. Gli atenei sono chiamati a rinnovare ed aumentare la qualità della loro didattica affinché sia rispondente alle esigenze del mercato del lavoro. Tuttavia, da parte delle imprese, c’è bisogno che, da un lato, esprimano un fabbisogno informato sulle competenze ricercate e, dall’altro, inquadrino adeguatamente i neo-laureati.

Viste le difficoltà del mondo del lavoro privato di creare nuovi posti di lavoro di ottima qualità, perché non considerare le università tra i principali datori di lavoro dei neo-laureati?

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